Gli assaggi super

Pojer e Sandri è l’azienda protagonista del mio articolo di oggi, dove vi racconterò soprattutto di un loro vino che ho assaggiato recentemente, il Besler biank. Ad oggi conosco il nome Pojer e Sandri solo di fama e che non vedo già l’ora di andarli a trovare di persona! Tutto quello che mi viene raccontato su questa realtà infatti (e sulla figura di Mario Pojer in particolare), ha un che di fiabesco e intrigante e cattura anche solo per sentito dire l’attenzione di un appassionato winelover. Celebri sono infatti le menzioni di chi ha già visitato la cantina, a invenzioni di ogni tipo realizzate dai due produttori, veri e propri artigiani decisi a mettere la loro tecnologia ed innovazioni al servizio della natura. La loro filosofia è chiara. Una ricerca di purezza assoluta nel fare vino, evitando l’impiego di trattamenti chimici aggressivi, e lavorando in sinergia col territorio e le sue ricchezze.

Tra i primi vini che ho potuto assaggiare di questa azienda c’è sicuramente un calice davvero interessante ed originale. Si tratta del Besler biank, un bianco che mi ha davvero conquistato! Oltre a raccontarvi le emozioni che mi ha trasmesso, vi svelerò il piatto altrettanto intrigante con cui l’ho abbinato 😉

Besler biank 2011

L’uvaggio riportato sulla scheda tecnica del Besler biank mi ha incuriosito subito. Riesling, Kerner e Manzoni bianco! La seconda cosa ad incuriosirmi invece è stata l’annata riportata in etichetta, 2011. A questo punto non avevo più dubbi, dovevo assolutamente assaggiare questo vino!

I vigneti sono collocati presso Maso Besler, in Val di Cembra, località Valbona, ove i terreni sono di natura vulcanica e ricchi di sabbie brune e ciottoli. Le uve sono raccolte abbastanza tardivamente, e i mosti sono fatti fermentare in piccoli fusti di rovere e acacia per almeno 6 mesi. Segue un passaggio in acciaio e successivo imbottigliamento ma bisogna aspettare ancora almeno 2 anni prima della messa in commercio definitiva.

Non ho approfondito, lo ammetto, perché attualmente in commercio si trova l’annata 2011, ma è un dettaglio che mi importa relativamente tanto mi ha colpito assaggiare proprio questa! Trovarsi nel calice così presente e ricco di sfumature dopo 10 anni, è sicuramente un traguardo non riservato a tutti i bianchi.

La degustazione

Besler biank si presenta nel calice con un colore giallo carico dai riflessi leggermente dorati, lievemente torbido. Al naso una pulizia incredibile: un bouquet che non ha fretta di emergere ma che mette subito in chiaro la stoffa di questo vino. Si aprono man mano sentori di frutta esotica, matura e polposa, vegetali di erbe aromatiche – mentuccia e melissa – e una speziatura delicata di pepe rosa. Seguono note più agrumate di agrumi, pompelmo e lime, che tornano anche al palato, nonché mineralità e freschezza. Già i profumi sono spaziali e ci fanno immergere nel calice con sempre più curiosità e trasporto.

Al palato sapidità e acidità sono perfettamente bilanciate e si alternano tra loro lasciando spazio a una garbata rotondità che rende l’assaggio affatto spigoloso. Ricco e di buona struttura, finisce con un’eleganza posata e delicata persistenza. Una specie di gioco di contrasti in cui tutto è perfettamente bilanciato! La cosa assurda è che sembra che tutta questa perfezione sia stata quasi calcolata con incredibile maestria, sebbene sia quasi imprevedibile come un vino possa evolvere nel corso del tempo.

Il mio consiglio è fare scorta di questo vino poiché sono le ultime bottiglie di questa annata, e non ho dubbi che sarà un bianco in grado di darvi grandi soddisfazioni!

Besler biank 2011, vino bianco prodotto dall'azienda Pojer e Sandri a partire da uve Riesling, Kerner e Manzoni bianco

Abbinamenti

Besler biank è un vino fantastico anche da solo, ma quando l’ho assaggiato ho sperimentato anche una ricetta che ha saputo accostarvisi quasi perfettamente. Si tratta di un piatto di caserecce preparate con sarde fresche, acciuga, barba di finocchio fresco, un pizzico di peperoncino, con aggiunta di farina di pistacchio (a mo’ di parmigiano!) a fine cottura. Un piatto articolato e ricco di sapore ma anche delicato al tempo stesso. Un po’ come il Besler biank, la cui intensa aromaticità ha sposato quella del cibo, supportandone al tempo stesso la struttura senza prevalere sul gusto.

Un altro abbinamento interessante e più classico è stato invece il pasticcio di asparagi, decisamente perfetto!

Vi ho incuriosito a provare questo fantastico vino??

 

Alla prossima!