Nuova edizione

Nel mio Vinitaly 2023 non sono mancati come ad ogni edizione assaggi davvero interessanti e piacevoli conferme. Tra nuove scoperte e consolidate tendenze, ho vissuto una (purtroppo unica!) giornata di ricchezza. Il mio obiettivo di quest’anno era quello di approfondire soprattutto due realtà enologiche italiane, ovvero l’area dell’Oltrepò Pavese e l’Emilia Romagna. Entrambe negli anni hanno risentito della “vecchia fama” di zone di produzione più conosciute per la quantità che la qualità. Ma il prezioso lavoro dei Consorzi e dei produttori che stanno ormai da tempo invertendo la tendenza, sta finalmente dando valore a due zone davvero ricche e interessanti.

Basti solo pensare per esempio che l’area dell’Oltrepò è fra quelle poche aree in Italia prestigiose per le varietà Pinot nero o Riesling, da cui si ottengono vini di gran classe. O a quanto l’Emilia Romagna, fin troppo associata solamente al Lambrusco, sia in realtà terra generosa anche per interessanti varietà a bacca bianca. Parliamo per esempio di Albana o Spergola, da cui si ottengono vini di grande personalità.

Insomma, il mio è stato un piccolo viaggio, affatto esaustivo ovviamente, ma che senz’altro ha creato in me le premesse per approfondire la scoperta anche in futuro.

Dedicherò pertanto qualche appunto per raccontarvi gli assaggi e le cantine che soprattutto di queste due zone mi hanno più colpito.

Dall’Oltrepò Pavese

Le bollicine

Apprezzo molto l’Oltrepò Pavese metodo classico, anche se fino al Vinitaly non posso dire di averne al tempo stesso assaggiato moltissimo. Si tratta di uno spumante che però trovo sempre piacevole e che bevo volentieri!

Ecco le mie nuove scoperte.

Cépage brut – Conte Vistarino

Il primo Oltrepò Pavese che assaggio è il Cépage di Conte Vistarino. 85% Pinot nero, 15% Chardonnay, è uno spumante che coniuga una piacevole complessità aromatica a una beva fresca e sbarazzina. Piacevole, fine e cremoso, decisamente conviviale.

Conti Vistarino Cépage Vinitaly 2023

Special Cuvée Brut – Le Fracce

Pinot nero in purezza con almeno 36 mesi sui lieviti. L’aspetto interessante a livello di produzione è che le uve sono raccolte manualmente e successivamente colmate di ghiaccio secco per preservare profumi e scongiurare ossidazione. Si selezionano così uve di alta qualità. destinate a dare uno spumante fragrante e garbato.

Le Fracce Special Cuvée Pinot nero Vinitaly 2023

Maria Cristina Pas Dosé – Cantine Defilippi/I Gessi

Un altro Pinot nero in purezza, stavolta nella versione Cruasé, invitante e cremoso, che affina almeno 50 mesi sui lieviti. Prodotto in quantità limitate, è un metodo classico prelibato e di buona personalità, che unisce delicatezza e struttura al tempo stesso. Rivela piacevoli note agrumate di pompelmo rosa, sfumature di cenere, un sorso asciutto con finale sapido.

Maria Cristina Pas Dosé Rosé Cantina Defilippi Vinitaly 2023

Casto – Bosco Longhino

Sempre Pinot nero in purezza, che affina 36 mesi minimo sui lieviti. Ha un’impronta fragrante e tostata, con profumi tendenti al vegetale e a note di cioccolato bianco. Sorso secco e sapido, un po’ ruspante e sbarazzino.

Casto Bosco Longhino Pinto nero Vinitaly 2023

Collezione 2008 – La Versa

Chiude questa piccola selezione di bollicine dell’Oltrepò il Collezione 2008 di La Versa. Un blend di Pinot nero e Chardonnay che formano uno spumante di grande stoffa e ricchezza gustativa. Con circa 120 mesi sui lieviti, questo spumante della storica azienda dell’Oltrepò Pavese offre profumi intensi e tostati, maturi, fragranti, di pasticceria. Sorso secco e sapido, deciso, dalla bollicina finissima.

Collezione 2008 - La Versa Vinitaly 2023

I fermi: Riesling, Pinot nero e Buttafuoco

Tra i vini fermi locali, ho potuto assaggiare anche qualche proposta interessante tra Riesling, Pinot nero e il Buttafuoco, vino locale che non avevo mai provato.

Tra i Riesling:

Torno a nominarvi l’azienda Le Fracce per questo Riesling dai toni freschi e agrumati, dalle sottili sfumature sulfuree. Per produrre Landò, l’azienda seleziona uve sane di Riesling renano, di cui un 20% affinerà in anfore di gres, il resto in acciaio per 4 mesi. Come ogni Riesling che si rispetti, anche Landò è destinato a gratificare il consumatore più paziente nel tempo, acquisendo toni più maturi e complessi.

Riesling Le Fracce Oltrepò Pavese Vinitaly 2023

C’è poi il Riesling di Cantina di Casteggio, ottenuto sempre da Riesling renano. Mi è piaciuto perché in assaggio c’era un 2019, ed era una buona annata per cogliere alcuni aspetti di evoluzione a cui questo grande bianco può ambire. Intenso, fresco, agrumato, discreta finezza. Il sorso piacevole e di buona persistenza.

Riesling Clefi Casteggio Vinitaly 2023

Tra i Pinot nero:

Umore nero di Castello di Luzzano, spicca per l’etichetta quasi provocatoria, sicuramente artistica come tutte quelle dell’azienda. A questo Pinot nero si cerca di dare un’impronta moderna e spigliata, e nel complesso è un rosso dai toni un po’ rustici. Da bere giovane e anche fresco, per esprimere al meglio la sua parte fruttata e minerale.

Umore Nero Pinot nero Castello di Luzzano Vinitaly 2023

Lagàs Pinot nero 2019 di La Sbercia. Elegante e raffinato, dal sorso carezzevole. Esprime frutta matura, mineralità, toni di sottobosco con note di pino e resina. Il sorso asciutto e fresco, equilibrato, lo rendono ideale accompagnato anche a carni brasate o primi ripieni.

Lagàs Pinot nero La Sbercia Vinitaly 2023

Il Noir di Tenuta Mazzolino è un altro Pinot nero dalle squisite caratteristiche profonde e mature. Si alternano note balsamiche, di composta di frutti rossi, cenere. Al palato esprime tannini austeri ma vellutati, sorso ampio e persistente di grande eleganza.

Noir Pinot nero Tenuta Mazzolino Vinitaly 2023

Il Buttafuoco:

Scoperta del tutto inedita per me in questo Vinitaly 2023 è stato il Buttafuoco, vino tipico della zona e prodotto a partire da 4 autoctoni, Croatina, Barbera, Uva rara e Ughetta. Secondo il regolamento, tutte e 4 le uve devono provenire da un unico vigneto, e vendemmiate e vinificate in maniera congiunta. Sono 11 i giovani viticoltori riuniti dal 1996 nel Club del Buttafuoco Storico per valorizzare questo tipico vino locale.

Anche se ho assaggiato solo 3 rappresentanti di questo vino, le impressioni che ho finora annotato sul Buttafuoco è che sia un vino dalla grande personalità. Corposo, intenso, fitto e dai toni quasi selvatici e rustici. Sarei sicuramente curioso di provarne anche il potenziale in fatto di longevità! Ecco i miei assaggi:

Francesco Colombi – Vigna Casa Barbara 2017. Vendemmia tardiva, fermentazione in cemento, 12 mesi di barrique e 6 mesi di bottiglia. Un rosso di grande struttura e ricchezza gustativa. La personalità olfattiva è terziaria, ma gioca su delle rinfrescanti note di agrume. Poi soprattutto amarena, cioccolato e cenere, persistente e massiccio.

Buttafuoco Francesco Colombi Vinitaly 2023

Poggio Rebasti – Vigna Pitturina 2016. 24 mesi in legno, più 12 in bottiglia. Succoso, acidulo, ricco di sentori di frutti selvatici. Al palato ha un’acidità succosa, quasi rinfrescante nei confronti della potente struttura e calorica di questo vino. Sembra ancora molto giovane, in evoluzione, ma nel complesso non lo trovo squilibrato.

Buttafuoco Poggio Rebasti Vinitaly 2023

Scuropasso – Vigna Pianlong 2018. 40 giorni di macerazione sulle bucce, 2 anni di affinamento in botte più 1 in bottiglia. Ricco di note fresche di frutti rossi, ma soprattutto terziario con sentori di cioccolato e cuoio. Rinfrescante anche nel palato grazie a una ricca acidità, nel finale è quasi rotondo e avvolgente.

Buttafuoco Scuropasso Pianlong Vinitaly 2023

In conclusione

Immergermi in un territorio come l’Oltrepò Pavese è stato davvero interessante perché mi ha permesso di conoscerne la ricchezza e il potenziale. Consapevole che si è trattato in ogni caso di un focus riduttivo per il poco tempo a disposizione, che ho cercato comunque di ottimizzare assaggiando più prodotti diversi che la zona offre. Terra di ottime bollicine, intriganti vini bianchi dalla potenziale longevità, ma anche di rossi che spaziano da quelli di pronta beva a quelli di grande struttura e personalità. Un viaggio virtuale davvero entusiasmante e arricchente!

 

Alla prossima puntata con l’Emilia Romagna e qualche assaggio extra 🙂