Due proposte dall’azienda Vetrère

Lavorare nel mondo vino fa sempre conoscere nuove ed interessanti realtà, come quella che ho di recente scoperto assaggiando alcuni vini pugliesi. Una delle cose che preferisco è assaggiare un territorio attraverso i suoi vini più tipici, come alcune varietà più storiche riscoperte nel corso del tempo. E’ il caso del Minutolo e della Malvasia nera dell’azienda Vetrère, che mi sono piaciuti particolarmente e di cui voglio raccontarvi!

Vetrère è una realtà pugliese collocata nel Salento, e come ogni bella storia che si rispetti, la proprietà ha origini antichissime. Le prime fonti della tenuta si hanno infatti intorno al 1600, e l’Azienda fu in seguito appartenuta alla famiglia Troilo e in seguito ancora ereditata dall’attuale famiglia Bruni. Ad oggi la conduzione è al femminile e sono le sorelle Annamaria e Francesca, dell’ultima generazione, a portarla avanti affiancate dalle figlie nella gestione di marketing e comunicazione.

Il loro è un territorio vocato per fare vino e altri ghiotti prodotti che la natura offre. Tra vini bianchi, rosati e rossi, la scelta è variegata e stuzzicante. Ciascuno di essi esprime una precisa sfumatura della propria terra di origine offrendo belle spennellate di macchia mediterranea, di sole e di mare. Andiamo a vedere i protagonisti del mio articolo di oggi!

Minutolo Crè

Salento Bianco IGP "Crè" azienda Vetrère vino Minutolo

A parte la perenne indecisione sul dove far cadere l’accento, quando sentirete parlare di Minutolo ricordatevelo perché è un bianco interessante da approfondire. In passato era conosciuto con tutt’altro nome, ovvero “Moscatellina”: non c’è tuttavia connessione con l’uva moscata, benché la nota aromatica importante sia ugualmente presente nel vino. La sua attuale diffusione è concentrata prevalentemente nella val d’Itria, tra Bari, Brindisi e Taranto.

La vinificazione ideale per offrire vini interessanti e piacevoli, è quella che prevede un passaggio in acciaio. Il nostro Minutolo di Vetrère segue questa filosofia, e la fermentazione avviene, per l’appunto, in acciaio. Si tratta di un vino piacevole sin dai profumi, che si aprono con un bel ventaglio aromatico e fruttato, dove emergono ananas e altri frutti esotici. Continua con fiori bianchi di tiglio e arancio, note lievemente vegetali, mentre in bocca è secco, fresco e sapido, con una buona struttura nel complesso. La nota che più mi ha colpito in realtà è proprio l’impronta aromatica, che inizialmente ricorda inevitabilmente il moscato!

Abbinamenti ideali sono portate a base di pesce, soprattutto crostacei.

Malvasia nera Passaturo

Malvasia nera "Passaturo" azienda Vetrère

Ecco un’altra bella chicca tra i vini pugliesi. Di questo vitigno esistono ben tre varietà, di cui due pugliesi, ovvero la Malvasia di Brindisi e di Lecce.

Ora, contrariamente a una malvasia a cui siamo soliti pensare, fresca e aromatica, quella nera non si esprime ugualmente con profumi esplosivi e dolci. Nonostante ciò, Passaturo è una malvasia nera stuzzicante e morbida, che si presenta inizialmente con un bouquet fruttato e rotondo dove spiccano ciliegia e frutti rossi freschi. In bocca ha una leggera nota abboccata, e pur essendo un vino secco, ha una bella rotondità equilibrata. Se vi piacciono i tannini quindi optate per altro!

Ideale con ravioli, carni ripiene e arrosti.

 

Che dite, siete un po’ curiosi di assaggiarli? 😉

 

Alla prossima!