Sulla Strada del Sagrantino

Cari amici, per questa nuova puntata di “Vinoviaggiando” ci spostiamo in Umbria e precisamente nella zona di Montefalco. Vi voglio raccontare infatti la mia recente visita a una cantina della zona, ovvero Le Cimate.

Torno a scrivere sul blog dopo un piccolo periodo di assenza, dove tuttavia non ho limitato nuove esperienze didattiche entusiasmanti! Una di queste è stato proprio il mio recente ritorno in Umbria, una terra che ho amato sin dalla prima volta che ho potuto visitarla. Per la prima volta tuttavia, ci sono tornato anche da appassionato di vino, curioso e desideroso di portarmi a casa anche una visita a un produttore.

Soggiornando a Bastia Umbra, ero a pochi km da Montefalco, affascinante borghetto che vi consiglio di visitare, nonché cuore della produzione di uno dei vini più famosi della piccola regione: il Montefalco Sagrantino.

Venire in Umbria in questa stagione è una meraviglia: sì, lo so, forse è una meraviglia un po’ ovunque, ma l’autunno lascia a ciascun luogo una caratteristica tutta sua.

Qui la luce del sole, ad esempio, è diversa da come sono abituato qui in Veneto, giochi di colore incantevoli che riflettono sulle colline ricche di ulivi e vigneti. Il giallo-arancione tipico della stagione si alterna al verde a tratti tenero a tratti più intenso, creando un’atmosfera spettacolare.

Ma veniamo al vino! Ecco come è andata la mia visita a Cantina Le Cimate, che ho potuto visitare guidato dall’amico Alessandro Ingrosso.

Vini di spirito: il tocco di Paolo Bartoloni

Quella di Le Cimate è una realtà giovane, che affonda tuttavia le radici un po’ più indietro nel tempo. Dal 2011 Paolo Bartoloni conduce infatti la cantina, ma la sua famiglia è da sempre impegnata nella viticoltura sin dall’800. L’intenzione di Paolo è quella di proseguire la tradizione di famiglia, ma al tempo stesso è un vulcano di idee, ha una personalità energica e di spirito, e questo aspetto lo spinge a testare sempre nuove strade e realizzare i propri obiettivi.

Ad oggi la proprietà conta 23 ettari vitati, e una produzione di circa 90 mila bottiglie. Oltre a coltivare vitigni tipici come il Sagrantino, non mancano alcune “eccezioni” come il Refosco dal Peduncolo Rosso o il Tannat, impiegati nel blend del Montefalco Rosso, o il Vermentino vinificato in purezza. Ma anche un Muller Thurgau, che sarà presto disponibile, pensate, come vino passito. Come vi dicevo, non mancano le idee al nostro Paolo!

Paolo Bartoloni, Cantina Le Cimate Montefalco

Interessante è stata anche la visita alla barricaia, dove scopro che Le Cimate impiega barrique di rovere provenienti da ben 4 zone diverse: Francia, Austria, Italia e America. Tutto ciò a conferire diverse sfumature organolettiche apprezzabili nei vini. Non solo: l’idea per alcuni vini è anche non limitarsi a un unico passaggio in legno. Per il Montefalco Rosso, ad esempio, è previsto che Sangiovese, Merlot, Sagrantino e Cabernet siano affinati separatamente nei quattro diversi legni prima di essere assemblati insieme.

Le etichette

Durante la degustazione ho potuto assaggiare diversi prodotti dell’azienda, che ora vi racconto.

Trebbiano Spoletino 2018

Questo bianco è perfetto per cominciare ad approcciarsi alla produzione dell’azienda Le Cimate. Un Trebbiano che si presenta con un colore giallo paglierino abbastanza carico, un olfatto fine, floreale, con sfumature vegetali di radice, note salmastre, mentre sul finale emerge una nota fruttata che ricorda la pesca. Accattivante, intenso e sapido al palato, chiude il sorso con un caratteristico amarognolo.

Trebbiano Spoletino Le Cimate

“Aragon” Vermentino 2018

Un’altra proposta fresca e vivace, ma declinata su note olfattive più agrumate e di tiglio, e apprezzabili note minerali. In bocca è sapido e agile, di buona persistenza.

Trebbiano Spoletino Superiore Riserva 2016

Qui la proposta inizia a farsi interessante. Se i precedenti ci hanno colpito, questo ci conquista! Un bianco di bella stoffa per cui è previsto un anno di botte e un anno di bottiglia prima della messa in commercio. Si annuncia con un colore decisamente più intenso e un quadro olfattivo più articolato. Sembra quasi che al sorso ci aspetti un vino dolce, tanto le sue sfumature ricordano quelle morbide di un passito. Abbiamo quindi miele, note balsamiche, sempre una bella spinta minerale, frutta tropicale e fiori gialli. Complesso e strutturato al palato è un bianco che non teme il passare del tempo e che si presta volentieri ad accompagnare portate più austere come quelle a base di tartufo.

Trebbiano Spoletino Superiore Riserva azienda Le Cimate

“VignaFante” rosso 

Il rosso-base dell’azienda è un blend di Sangiovese e Merlot che si propone con una beva piacevole e fresca. Al naso un olfatto non troppo articolato ma comunque gradevole che richiama il sottobosco, una leggera speziatura e i frutti rossi. Per questo vino è previsto un passaggio in solo acciaio.

VignaFante rosso Umbria cantina Le Cimate

Montefalco Rosso DOC 2016

Un Montefalco Rosso energico e grintoso! Ha un colore rosso rubino intenso, e al naso presenta una gran bella pulizia di profumi: flori rossi, prugna, spezie, un po’ di cuoio. Al palato è avvolgente, austero, caldo e strutturato, dotato di tannini morbidi e un buon equilibrio.

Montefalco Rosso DOC azienda Le Cimate

Montefalco Sagrantino DOCG 2014

Finiamo con un Sagrantino in purezza che si annuncia con un colore rubino dai riflessi granati, e un olfatto articolato e interessante. Spaziano note di cioccolato e cacao, sfumature vegetali e balsamiche, piccoli frutti rossi e liquirizia. Al palato permane una nota di cioccolato, il tannino è ruvido ma equilibrato e nel complesso il sorso è sapido e fresco.

Montefalco Sagrantino DOCG azienda Le Cimate

 

Spero di assaggiare presto anche la versione in rosato del Sagrantino, che non era disponibile al momento della mia degustazione! Come vedete però le proposte non mancano, quindi se capitate da quelle parti, vi consiglio di fare un giretto e venire a provare i loro vini.

 

Alla prossima!