Ricominciare

Cari amici, è davvero molto che non scrivo un articolo sul blog e oggi voglio tornare sulla tastiera per parlarvi dell’azienda Monteversa collocata a Vò nei Colli Euganei. Negli ultimi mesi ho dato spazio a diverse esperienze legate al mio lavoro che mi hanno molto arricchito e che spero con un po’ di tempo libero di annotare anche qui!

Dopo il lockdown, tornare a Vò Euganeo non fa “paura” ma percorro le stradine di sassi in mezzo alle splendide colline vitate quasi con un senso di rispetto in più. Poter tornare finalmente a visitare le nostre cantine del cuore è un piccolo ritorno alla normalità, ed io sento ancora di più il desiderio di dare ancora più spazio alle piccole realtà.

Monteversa è una di queste, un’azienda conosciuta qualche anno fa per la prima volta al Treviso Slow Wine, dove l’avevo premiata tra i migliori assaggi della giornata. Ne avevo apprezzato non solo la qualità dei prodotti ma anche la filosofia, nonché l’azzardo di testare su un territorio così “classico” per certi versi, anche alcune idee di più moderna concezione.

Un esempio? Il Primaversa, un Moscato giallo secco rifermentato in bottiglia, pensato per creare un vino facile e accattivante al tempo stesso. Ve ne parlo tra qualche riga!

Dopo il primo incontro sono andato a trovarli alcune volte anche in cantina, e il bello di tornare costantemente su un’azienda che ci ha lasciato qualcosa, è continuare ad assistere alla sua evoluzione.

La mia ultima visita risale quindi a domenica, quando con un po’ di amici abbiamo passato una mattinata in compagnia degustando anche qualche calice.

Morbidezze

vigneti azienda Monteversa

Amare i Colli Euganei è qualcosa di irresistibile. Un territorio dolcemente levigato dalle colline verdi vitate o ricche di ulivi ed altri alberi da frutto, la brezza dolce e costante, i terreni vulcanici e ricchi di substrati fertili e strutturati capaci di dare vini eccellenti. Qui nascono bianchi minerali, anche sapidi, profumati e di buona struttura, e rossi potenti e vigorosi, caldi e persistenti. Eppure nei Colli Euganei sembra sempre primavera, e anche un calice di rosso caldo e strutturato sembra quasi una tentazione irresistibile!

In una cornice così invitante si ritaglia il suo piccolo spazio anche Monteversa . Una cantina giovane a conduzione biologica nata nel 2010, che muove da allora i suoi piccoli passi verso la realizzazione di una viticoltura attenta e responsabile, capace di trasmettere nei propri prodotti il solido legame che lega i vini a un territorio. La cantina è collocata in una posizione suggestiva, circondata dai Monti Venda e Versa, dove gode di esposizione solare e ventilazione adeguate e costanti.

L’approccio dell’azienda è giovane e dinamico, grazie soprattutto alla figura di Giovanni Bressanin, da sempre presente all’interno di Monteversa . La sua è una profonda dedizione e rispetto al lavoro svolto a contatto con la natura, la vera macchina dietro cui tutto ruota, che spesso ci si dimentica di ascoltare e assecondare. Durante il lockdown, confessa, è stata dura vivere con le restrizioni, ma al tempo stesso si è potuto ridare un po’ di spazio al lavoro e allo studio in vigna, un investimento che gioverà sicuramente in futuro.

Tra il classico e il moderno: i vini di Monteversa

Scegliere di andare controcorrente è sempre audace e comporta anche qualche rischio. Ma ciò che caratterizza Monteversa è anche questo, e il sapersi contraddistinguere con un proprio stile: i loro vini inoltre, sono tutti espressione perfetta del potenziale del proprio territorio. Alle interpretazioni più classiche si accosta anche qualche proposta che può definirsi quasi un azzardo.

grappolo Monteversa

Inoltre, la scelta di non mettere per forza sul mercato i vini dell’ultima vendemmia è sicuramente impopolare a livello commerciale ma fa riflettere il consumatore più attento. Perché infatti ostinarci ad avere un prodotto appena fatto anche quando il rischio è quello di non averlo “pronto”?

Domenica abbiamo degustato 5 calici, ed ora ve li racconto!

Primaversa 2018, Moscato giallo (secco) rifermentato

Il Primaversa è, insieme al Saver (Glera 100%) quello che vi anticipavo far parte degli azzardi operati da questa cantina. Se tuttavia il Glera rifermentato è un prodotto di più comune reperibilità, sicuramente lo è meno il Moscato giallo!

Questa varietà diffusa e apprezzata nella zona soprattutto nella sua versione spumante dolce (che ha ottenuto anche il riconoscimento DOCG), ha iniziato a essere proposta anche come vino bianco secco e fermo, ma non era ancora diffuso come rifermentato.

Per Monteversa l’idea era quella di creare un prodotto di facile beva (10,5 gradi!), dove godere dei profumi del Moscato, ma che si potesse bere come aperitivo/pasteggiando. Il loro Primaversa è l’esempio perfetto della versatilità di questo vitigno, che sa farsi apprezzare anche in queste vesti!

I profumi sono ampi, intensi, croccanti e agrumati, sembra proprio di mordere un acino di uva! Il sorso ha una notevole freschezza ed acidità, è beverino ma non banale.

Primaversa Moscato rifermentato azienda Monteversa

Animaversa Manzoni bianco 2017

Chi mi conosce sa che ormai sono un fedele appassionato di questo vitigno! E incredibili sono le sfumature che sa dare nel calice…Ho riassaggiato molto volentieri quello di Monteversa perché me lo ricordavo proprio una perfetta interpretazione di Manzoni bianco.

Ha un colore pazzesco, lucente, un colore che non saprei definire con un unico aggettivo perché ha sia dei richiami verdognoli che quelli dell’oro! Il naso è molto fine, non ha un’esuberanza immediata, ma tanti piccoli profumi che si ritagliano il proprio spazio a poco a poco creando sempre più ampiezza nel calice. Spaziano note di miele di tiglio e acacia, albicocca, salsedine, erbe aromatiche, note sulfuree. Dopo un po’ di tempo nel calice un insieme di profumi che ricordano la brace del caminetto spento…che poesia!

Il sorso è infine ampio e grasso, rotondo, ben bilanciato da una piacevole componente acida, ritornano anche le note sulfuree del naso.

Animaversa Manzoni bianco 2017 azienda Monteversa Animaversa Manzoni bianco 2017 azienda Monteversa

Versacinto Rosso DOC 2017

Ad oggi Versacinto è andato a sostituire quello che era fino a poco tempo fa il Biodiversa rosso, il rosso d’ingresso dell’azienda. Ottenuto sempre da un taglio bordolese per cui è previsto un passaggio in solo acciaio. Si presenta con profumi intensi e vegetali che ricordano il peperone verde e la foglia di pomodoro, un po’ di note ferrose ed ematiche e una bella mineralità. Al palato è asciutto e di medio corpo, ha un tannino affatto ruvido, che asciuga piacevolmente. Dedicato ad abbinamenti più quotidiani, dai primi ai secondi piatti.

Versacinto rosso DOC azienda Monteversa

Animaversa Rosso DOC 2015

Il rosso più importante dell’azienda, frutto di un taglio tra Merlot e Cabernet Sauvignon, per i quali è previsto un passaggio in barrique e cemento. Un calice che rivela profumi intensi, speziati e balsamici che volgono verso l’etereo e le note animali. Dopo un po’ di apertura nel calice raggiunge squisiti sentori anche di caramello salato e scorza di arancia. In bocca è di buona struttura e abbastanza morbido, ma si percepisce che un’ulteriore sosta in bottiglia potrà affinare questo vino con altre incredibili sorprese!

Prima di finire con il dolce procediamo ad assaggiare anche le singole varietà a campione dalle botti, che bellissima esperienza!

Animaversa rosso azienda Monteversa

Fior d’arancio spumante DOCG

Torniamo infine a parlare di Moscato, ma stavolta nella sua versione più conosciuta! Un dolce spumante aromatico e dal sorso cremoso e non stucchevole, grazioso e ben bilanciato. Un degno finale di una piacevole mattinata passata in compagnia!

Fior d'arancio dolce spumante azienda Monteversa

Una visita e degustazione concluse in modo eccellente! Ringrazio ancora Giovanni per l’accoglienza, felice di aver fatto ritorno in una piccola realtà che merita sicuramente di essere conosciuta e valorizzata.

 

Alla prossima!