Benvenuto 2020…e arrivederci 2019: sì ma che bevute!

Buongiorno amici! Finalmente anche io trovo un po’ di tempo da dedicare a questo articolo dove vi racconterò alcune delle migliori bottiglie bevute durante l’anno appena concluso.

Avete passato bene le feste?? Spero di sì! Per me gli ultimi mesi sono stati un po’ frenetici ma pieni di belle cose. Un 2019 ricco ma soddisfacente, sotto tanti punti di vista. Anche per questo nuovo anno mi sento carico per cui spero che potrò finirlo ugualmente alla grande!

Ma ora passiamo ai vini. Non è facile scegliere solo 8 vini che mi hanno davvero colpito durante questo 2019, ma al tempo stesso non voglio annoiarvi con letture troppo lunghe! Vado per ordine elencandovene uno per volta, anche se tutti meriterebbero di essere al primo posto 😉

Top 8: i miei assaggi preferiti del 2019

1) Villa di Capezzana 2008 –  Tenuta di Capezzana

Ormai conoscete l’amore che ho per questo vino! L’anno scorso infatti è cominciato quasi subito bene proprio con la visita a Tenuta di Capezzana grazie al #blindbloggertasting, evento di cui vi ho raccontato in un precedente articolo. Un’azienda storica, testimone e proprietaria di un valore enoculturale immenso e spettacolare. Abbiamo assaggiato vini stupendi, visitato una cantina dove sono si sono incrociate tante storie e persone lungo i corridoi sotterranei. Eppure il prodotto a cui mi sento più legato è stato proprio Villa di Capezzana, bevuto anche di annate più giovani, ma la 2008 è stato un assaggio sublime. Un vino eterno, sensuale, ricco di eleganza e intensità. Stra apprezzato nel 2019, lo sarà anche in futuro!

2) Capo di Stato 1982 – Loredan Gasparini

Questo assaggio invece è arrivato quasi a fine 2019, ma è balzato sicuramente tra questi top 8. Un vino incredibile, quasi noncurante del passare del tempo, ancora bello intenso, “chiaccherone”, dai profumi in continua evoluzione nel calice. Un assaggio ancora ricco in acidità, non stanco e di buon equilibrio. Ringrazio per questo calice il mio compare Marco!

3) Nocera passito “Kio” – Cantina Cambria

Il 2019 è stato un anno in cui ho finalmente cominciato a bere più volentieri anche i vini passiti, e non sono mancate alcune chicche, come questo Nocera passito di Cantina Cambria. Prodotto in appena 1200 bottiglie, è un sorso goloso da centellinare ma da provare assolutamente! Ricco di sfumature floreali al naso, frutti rossi, rivela in bocca una squisita avvolgenza e una dolcezza equilibrata.

4) Pinot Nero “Saltner” 2016 – Kaltern

Che dire di questo Pinot Nero! Un calice che mi ha conquistato in pochissimi secondi. Profumi impattanti, intensi e ampi. Ricordo ancora oggi il bellissimo viaggio tra sfumature fragranti e dolci di spezie, a note più complesse di pino mugo e resina. Al palato ugualmente spettacolare e lungo, elegante e raffinato. Eccellente!

5) Friulano 2017 – Schiopetto 

Mi stavo dilungando solo su assaggi di vini rossi, ma nel mio 2019 c’è sicuramente spazio anche per l’eccellente vino bianco di Cantine Schiopetto. Un bianco di stoffa, energico, frutto di un lavoro meticoloso e attento in ogni suo dettaglio. Ricordo la sua bellissima complessità che mi ha colpito perché è un vino che non fa passaggio in legno, ma solo acciaio. Emozionante in tutte le sue sfumature! Ve ne ho parlato anche qui!

6) Verdicchio dei Castelli di Jesi “San Sisto” Riserva 2016 – Tenute San Sisto

Un vino che mi ha fatto ricredere sul Verdicchio, vitigno a cui non ero proprio così affezionato. Già col “base” questa azienda produce un Verdicchio davvero molto buono, ma la Riserva è spettacolare. Complesso e raffinato al naso, dove tra tutte emergono note di zafferano, erbe officinali, frutta esotica al naso. In bocca sapido e avvolgente, austero.

7) Pedrotti Trento DOC Demi Sec

Un vino con cui di cuore avrei voluto fare un brindisi di mezzanotte per concludere bene il 2019! Ma pazienza, me lo porto nel cuore perché è stata una delle bollicine più belle di questo anno passato. Non è stato un anno di bollicine, e questo 2020 mi riprometto di fare più esperienza ancora! Però il Trento DOC di Pedrotti è davvero un bel calice, come in realtà tutta la loro gamma produttiva. Mi è rimasto per i suoi bei profumi limpidi, puliti e fini, la bollicina stuzzicante e il suo abboccato croccante e fresco. 

8)  “Centenarius” Raboso del Piave -Bonotto delle Tezze

Una spettacolare interpretazione di uno dei vitigni a cui sono più affezionato (sicuramente quello del Veneto che preferisco). Mi sono commosso appena l’ho portato al naso, un calice così sincero e appassionato, che a volte quasi non ti aspetti da un vitigno rustico come il Raboso. Eppure quanta eleganza, energia, vita che ho provato bevendolo. Meraviglioso!

 

Amici non è stato davvero facile scegliere così pochi vini! Quindi vi lascio un’ulteriore mini lista di assaggi che vi consiglio di provare nel vostro 2020, li trovate tutti ampiamente descritti nei miei post!

Aspetto anche consigli vostri…alla prossima!